Un punto sulla motivazione

Una delle variabili importanti all’origine dell’insuccesso scolastico è la motivazione, aspetto che insieme ad altri fattori quali quelli di carattere personale od ambientali, va ad influire in maniera pesantemente negativa sull’impegno ed il coinvolgimento all’attività scolastica.
lunedì 2 dicembre 2024
Il periodo storico che stiamo vivendo porta i ragazzi a credere di poter raggiungere obiettivi importanti relativamente in poco tempo e con poco impegno nello studio accademico, pertanto il valore dello studio sta piano piano perdendo il suo significato.

MOTIVAZIONE INTRINSECA E MOTIVAZIONE ESTRINSECA

E’ importante fare chiarezza sulle tipologie di motivazione per capire come agire in qualità di utenti, famiglia e realtà scolastica.

La motivazione estrinseca ha una regolazione esterna, è cioè influenzata da fattori principalmente esterni al soggetto “ studio perché sono obbligato”, “ studio perché la società prevede che un bravo studente lo faccia”. E’ un tipo di motivazione che è ben lontana dall’autodeterminazione e spesso porta all’insuccesso scolastico ,essendo debole.

La motivazione intrinseca, invece è più profonda , e nasce dal desiderio di ciascuno di imparare, dalla curiosità di sapere, dall’interesse per l’apprendimento. Essendo la più importante è quindi anche la variabile più colpita.

Mentre la prima va contro alla possibilità di un apprendimento profondo, la seconda lo favorisce.

Nelle teorie moderne queste due tipologie vengono inserite in una linea di continuum motivazionale che terminano con l’autodeterminazione, il punto focale che muove il soggetto ad agire per arrivare ai propri obiettivi (Horyn, Bonds-Raack, 2012)

Le fasi di tale continuum partono da quella più bassa della motivazione estrinseca che vede l’utente all’interno di una regolazione puramente esterna “Studio perché devo”, per poi proseguire verso un livello intermedio di autoregolazione “studio perché un bravo studente studia”, e concludere con il livello più vicino alla fase intriseca che prevede l’inserimento di qualche criterio di autodeterminazione ”studio perché in questo modo ottengo buoni voti”.

Andando avanti nel continuum motivazionale si raggiunge la fase interna in cui lo studente diventa realmente interessato all’apprendimento perché nasce in lui la curiosità di apprendere cose nuove e di fare nuove conoscenze. Questo è il momento in  cui la motivazione intrinseca fa il suo ingresso nel processo e prosegue poi con il raggiungimento della vera autodeterminazione, fase in cui le due motivazioni si uniscono e presenta aspetti dell’una e dell’altra “ studio perché sono interessato e perché rappresenta un importante obiettivo all’interno del mio progetto”. ( Strumenti e strategie all’insuccesso scolastico ed accademico, Paola Ricchiardi, Asnor).

Da una ricerca del 2009 di CorpusJ.M., si evince che la diminuzione attuale della motivazione intrinseca è strettamente legato con la convinzione che la scuola sia principalmente orientata vero i risultati e che abbia poco a che fare con l’impegno ed il percorso che porta a raggiungere le varie competenze. 

Le conseguenze di questo decalage emergono nel comportamento degli studenti che focalizzano la loro attenzione unicamente sui risultati accademici e tralasciano l’apprendimento sotteso.

Una didattica orientativa ha come obiettivo di sviluppare la motivazione intrinseca e l’autodeterminazione, favorendo un atteggiamento propositivo e sviluppando un reale interesse nelle attività che concorrono a costruire il progetto di vita della singola persona. Un progetto formativo non può tralasciare di considerare queste fasi e deve porre l'accento a tali processi motivazionali, in quanto mettono le basi per ogni scelta futura.

 

Chi sono

Sono Orientatrice Asnor e pedagogista clinico, principalmente mi occupo di orientamento scolastico e professionale, guidando non solo gli studenti nella scelta di percorsi che rispecchiano le loro aspirazioni, interessi, che sono anche realistici e sostenibili nel lungo termine, ma anche aiutando le persone a prendere decisioni informate riguardo alla loro carriera, ai percorsi formativi necessari e alle opportunità professionali disponibili. Questo processo è utile sia per i giovani che stanno entrando nel mondo del lavoro sia per chi sta pensando di cambiare carriera.

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